Sébastien Marot ha conseguito un master in filosofia e un dottorato di ricerca in storia. Tra il 1986 e il 2002 è stato rappresentante della Société Française des Architectes di Parigi, presso la quale ha organizzato numerose serie di conferenze sulla storia e sulla teoria dell’architettura. Nello stesso periodo ha dato vita alla rivista Le Visiteur (1994-2003). Ha scritto molto sull’evoluzione delle teorie dell’architettura contemporanea, della città, del paesaggio. Dopo avere insegnato in numerose scuole di architettura e di progettazione del paesaggio in Europa e nord America (Architectural Association, IAU Geneva, Harvard, Cornell, Upenn, ETH Zürich), è attualmente professore presso l’École d’Architecture de Marne La Vallée, dove ha fondato una nuova rivista, Marnes : documents d’architecture, e guest professor presso l’EPFL (Enac), dove insegna Storia dell’ambiente. In occasione della Biennale di Venezia del 2014 ha collaborato con Rem Koolhaas (AMO) sul tema Camino, sezione della mostra intitolata Elements of Architecture (Fireplace, Marsilio 2014) ed è attualmente impegnato con AMO e GSD Harvard su una ricerca e un programma di insegnamento sulla Campagna. Il suo libro Sub-Urbanism and the Art of Memory (AA Publications, London 2003) è stato tradotto in diverse lingue. L’Académie d’Architecture ha premiato Marot con la Medaglia per lo studio dell’architettura (nel 2004) e con il Premio per la ricerca in architettura (2010) per la sua tesi di dottorato, Palimpsestuous Ithaca: A Relative Manifesto for Sub-Urbanism, della quale egli sta attualmente preparando la pubblicazione. Di recente ha pubblicato (con Florian Hertweck, per Lars Müller Publishers) una “riedizione genetica” di Oswald Mathias Ungers, Rem Koolhaas e altri, The City Within the City -Berlin: A Green Archipelago (1977).
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